lunedì 26 dicembre 2011

Me l'avevo proposto

Tra i miei desideri per l’anno che sta per concludersi si trovava finire una copertina di patchwork, fatta in gran parte a mano, che avevo cominciato nel 2009. Passo a passo i piccoli pezzetti di stoffa si sono uniti per formare l'insieme.




Finalmente, eccola! È già sul nostro letto e riempie di colori la nostra camera. Felici sogni!!



sabato 24 dicembre 2011

Auguri

Oggi passerò la mia giornata in cucina: domani saremo 17 a pranzo. Il pranzo più importante dell'anno. E sono felice di celebrarlo da me con tutte le persone che amo.

Però ho voluto sedermi un attimo di fronte al computer per mostrarvi il presepe che hanno fatto i miei figli e per augurarvi tutta la felicità e dirvi

Buon Natale!!!!







lunedì 19 dicembre 2011

IL NOSTRO "TIÓ"





Il nostro “tió” è già arrivato. Come ogni anno, qualche giorno prima di Natale, dalle montagne lontane arriva in tutte le case un pezzo di legno con naso, occhi, bocca e un cappello rosso e nero tipico dei contadini catalani antichi (“la barretina”). I bambini lo nutrono con mandarini, cioccolato e altre cose buone. I genitori, ovviamente, si occupano che nel piatto restino soltanto le buccie e gli incarti. Poi il giorno di Natale si copre con una coperta e si picchia il poverino tió con un bastone mentre si canta una canzone. Lo scopo è che cachi dolci e regali per tutti. Non lo trovate davvero simpatico?




sabato 17 dicembre 2011

Candele natalizie

Natale si avvicina. Anche con i compagni al Liceo abbiamo fatto una piccola lezione pratica. Io e Júlia abbiamo insegnato come fare semplici però bellissime candele di patchwork. Le immagini parlano da sole. Spero che vi piacciano.












venerdì 9 dicembre 2011

Verona e molto di più


Il mio primo rapporto con Verona è stato la nebbia. Una nebbia fitta che nasconde tante meraviglie da scoprire. Ho avuto la stessa sensazione di quando ero bambina e aspettavo con ansia i regali di Natale finché non era arrivato il momento di scartarli. Infatti, quando in quest’epoca dell’anno la nebbia sparisce ci mostra una città bellissima, pulita, vestita a festa: alberi di Natale ben addobbati, bancarelle piene di torroni di tutti i gusti, duri e morbidi; strade per andare a zonzo anche se affollate di gente; turisti che cercano la casa di Giuletta e si fanno scattare una foto accanto alla scultura di questo personaggio che da Shakespeare è diventato il simbolo dell’amore, anzi dell’amore impossibile; piazze ampie con negozi eleganti e ristoranti dove mangiare un piatto di pasta oppure una pizza è un vero e proprio piacere; centinaie di lucine che danno un’aria magica alla città. E poi si trovano librerie, scaffali  e scaffali di libri, tanti nomi conosciuti e tanti altri da conoscere, tante storie da leggere, tante poesie da cui godere.
Insomma, un’atmosfera incantevole dove mi sembrava di trovarmi in un racconto di fate.

Ho avuto inoltre il tempo di fare qualche lezioni di italiano. Che piacere! Ho imparato un sacco di cose, ho ascoltato nuove canzoni, ho visto qualche pezzo di film. Quattordici ore di lezioni in due giorni non è male. Il tempo è passato d’un fiato. Sara, l’insegnante, è una ragazza in gamba che si è impegnata tantissimo. Non so se leggerai questo post, comunque garzie, cara!

Però da questo viaggio, Verona sempre sarà un viso gentile circondato da lunghi capelli castani e ricci e un bel sorriso. Il sorriso di Mammasorriso con la quale dopo esserci conosciute su Internet siamo riuscite a conoscerci di persona. Una tazza di cioccolata calda, tre ore di chiacchierata, scoprire che malgrado le distanze abbiamo tante cose in comune: l’amore per la nostra terra, per la nostra lingua, per il nostro lavoro e, soprattutto, per la nostra famiglia. E abbiamo scambiato auguri di Natale e dei doni fatti proprio da noi stesse. Ecco il cuore ripieno di noccioli di cilegia che mi ha regalato e che mi è piaciuto moltissimo.




Grazie anche a te, carissima, ti voglio benissimo. È arrivata però l’ora di salutarci, abbiamo fatto fatica a separarci, ci trovavamo così bene insieme, avevamo la sensazione che avremmo potuto continuare a parlare per ore. Però per godersi davvero di qualsiasi cosa, è giusto che debba finire, pure il mio soggiorno in Italia.

Sono già arrivata a casa non senza problemi per via della bomba che è stata trovata a Brescia e che ci ha costrette a fare un percorso lunghissimo con l’angoscia di non essere in tempo d’arrivare a prendere l’aereo. Alla fine, però, tutto è andato bene e serverò soltanto i bei ricordi di questo viaggio e di queste conoscenze.

Magari io possa tornare in Italia tra poco! Nel frattempo vi prego di farmela vicina.

venerdì 2 dicembre 2011

148

148 sono gli esami che ho dovuto corriggere durante gli ultimi giorni prima di partire per Verona. Perciò sono stata un po' assente del mio blog e dei vostri. Infine domani prendo l'aereo. Se possibile aggiorno il blog a Verona se non, vi racconto appena tornata.