Mercoledì. Come al solito a metà mattina ho un'ora e mezza libera. Ho la fortuna di lavorare vicino a casa, quindi oggi l'ho approfittata per fare la spesa. Sono andata al mercato, petto di pollo da impanare, frutta fresca, ricotta e pesce del mio mare. All'usicta c'è un fioraio e mi sono innamorata dei rami di mimosa sposti soto il timido sole di febbraio. Non ho potuto fare a meno di comprarne uno. A casa l'ho sistemato in un vaso portato da Venezia l'estate scorsa. Eccolo sul tavolo della sala pranzo.
Sistemo la spesa in frigo e, di fretta, torno al lavoro. Dopo un'oreta consulto la posta. Messaggio di marito: "Tu sei più bella dei fiori che ci sono in salla pranzo."
Mi sono sentita ringiovanire di venticinque anni. Ho provato quell'emozione dei primi tempi. Un piccolo detaglio che mi ha fatto continuare la giornata con un sorriso in faccia.
PS. Sto infornando un plumcake (secondo la ricetta di Ros) per riscambiare questa gentilezza. Magari lo possiamo mangiare festeggiando la vittoria del Barça a San Siro ;)
Inizio questo blog in italiano perché voglio continuare ad imparare questa bellissima lingua, la sua letteratura, la sua cultura. Vi chiedo che scusiate gli errori, vi ringrazierò per le vostre correzioni e aspetterò con diletto i vostri commenti. Sono contenta di poter condividerlo con voi e di conoscervi piano.
mercoledì 20 febbraio 2013
sabato 16 febbraio 2013
Il peso della farfalla
Il peso della farfalla è l'ultimo titolo che ho letto di Erri de Luca. Come può vedersi qui e qui e anche
qui, è noto
che questo autore mi piace. Questa piccola gioia, però, ha superato le mie
aspettative. Usando la terza persona, Erri de Luca diventa la voce della
sopravvivenza. Uomo e camoscio misurano le loro forze nelle montagne ripide e
inospitali. Ciascuno a modo loro crede di esserene il padrone. Si osservano, si
intuiscono, si sfidano. Cosa sarebbe dell'uno senza di l'altro?
Erri de
Luca si cala nei loro panni, ecco la grandezza dello scrittore: riuscire a
pensare non solo come un uomo -addirittura un bracconiere-, ma anche come un
camoscio. Mi chiedo sul serio come ha fatto a immaginare come reagisce
l'animale di fronte al pericolo, come è nel confronto con i suoi congeneri, maschi e femmine, come
fa parte della natura quando salta da un ghiaione all'altro, quando sente il
vento e la neve, quando annusa la primavera che si avvicina. E mi chiedo anche
come ha fatto a trasmettere tutte queste sensazioni ai lettori. Una sola
risposta è
possibile: Erri de Luca non è soltanto un grandissimo scrittore, quella sorte di
scrittori che non danno per finita un'opera finché ogni parola, ogni frase, ogni
paragrafo non siano perfetti, è anche una grande persona la cui sensibilità oltrepassa
quella
del resto dei mortali.
E che
c'entra la farfalla, vi chiederete? Cari lettori miei, serve prendere il volume
e intrufolarsi nelle sue pagine. Buona lettura.
mercoledì 13 febbraio 2013
IO DICO NO AL CAPTCHA
fgty 45 bhjwes 74 kthve 87 qspitu 53
No, cari amici, non si tratta di un codice segreto, né ho imparato crittologia, nemmeno sono diventata matta. Questo è soltanto una mostra del pedaggio che sin da poco dovevano subire i miei lettori e lettrici. Mi avevano consigliato di attivare il Captcha per evitare commenti spam. Quando io lo trovavo in un altro blog, mi sembrava noioso, però pensavo che fosse un male necessario. Poi grazie all'iniziativa di un gruppo di bloggers con cui mi sono messa in contatto attraverso Elle, ho visto che era meglio toglierlo.
No, cari amici, non si tratta di un codice segreto, né ho imparato crittologia, nemmeno sono diventata matta. Questo è soltanto una mostra del pedaggio che sin da poco dovevano subire i miei lettori e lettrici. Mi avevano consigliato di attivare il Captcha per evitare commenti spam. Quando io lo trovavo in un altro blog, mi sembrava noioso, però pensavo che fosse un male necessario. Poi grazie all'iniziativa di un gruppo di bloggers con cui mi sono messa in contatto attraverso Elle, ho visto che era meglio toglierlo.
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