mercoledì 23 luglio 2014

La piccola cucina dei sapori segreti





Care amiche, sono tornata dall’Italia. E ormai mi manca. Però per fortuna mi porto dietro bellissimi riccordi, amicizie che si rafforzano ancora di più e qualche oggetto (il diario, un quaderno, una borsetta...) che mi accompagnerà durante l’inverno. Questa volta niente libri. Ho ancora quattro mattoni da leggere e tanto devo finire anche il master.

Prima, però, di parlare delle mie esperienze italiane vi devo la recensione di un libro: La piccola cucina dei sapori segreti di Ada Parellada. È la traduzione di un romanzo catalano e magari è stato un errore prendere un libro tradotto dalla mia lingua. Infatti, io sostengo che, se possibile, si deve leggere in lingua originale, però mi ha proprio incuriosita sia il titolo che la copertina e non ho saputo fare a meno. Al di là de la trama, troppo contorta, troppo prevedibile, con un deus ex machina da evitare, il problema è che nel leggerlo non mi sembra vero italiano. Cioè, le parole sono italiane, però non so se è la struttura della frase oppure una certa artificiosità nei dialoghi che non rendono il testo convincente. Comunque, però, la recensione la faccio.

Alex è un cuoco affamato, ma il suo ristorante perde clienti ogni volta di più. Nessuno riesce a lavorare con lui più di una settimana perché è un tizio scontroso. Addirittura è troppo eccentrico: dai suoi piatti è stato bandito qualsiasi ingrediente proveniente dall'America il che allontana i clienti. È un momento proprio critico e inaspettatamente gli piomba in casa Annette, una ragazza canadese dolcissima, che travolgerà sia la sua vita professionale che personale. Si trovano due poli opposti che si scontrano, litigano, lottano insieme, però che hanno tanto in comune, soprattutto un passato drammatico che li ha fatto così come sono. Tutti e due provano a galleggiare e a superare il dolore che li constringe. Come in cucina, gli ingredienti ci sono tutti: sogni, passioni, intelligenza, amore, vendetta... ed Ada Parellada li ha presi per scrivere questo suo romanzo di esordio.

mercoledì 2 luglio 2014

Andare in pensione



I preparativi per partire in vacanza mi hanno allontanata un’altra volta da voi. Oggi si parte per Minorca!! Vacanze famigliari ben meritate dopo un corso scolastico che è andato benissimo. Dall’ultima volta che ho aggiornato il blog, ho vissuto giorni intensi di emozioni. La più speciale è stata una cena di pensionamento. Tre colleghe sono arrivate alla fine della loro carriera professionale come insegnanti. Due sono insegnanti di lingua e l’altra è la maestra degli alunni con difficoltà speciali e da sempre ha usato le piante per lavorare con i ragazzi. Hanno avuto cura di un piccolo orto con erbe aromatiche e ortaggi. Gli abbiamo preparato un sacco di sorprese, fotografie, testi, poemi... E io gli ho fatto, in nome di tutti, però con le mie mani, un piccolo quadretto da appendere. Sono tre fatine: due fatine maestre e una fatina giardiniera, con le loro ali e la loro bachetta magica. Perché per essere maestra ci vuole un po’ di magia, non siete d’accordo con me? Ecco le mie ultime creazioni di patchwork.